Acquistare una casa nuova richiede diverse attenzioni e passaggi obbligatori, come attivare gas e luce. Infatti queste forniture energetiche sono necessarie per godere dell’immobile ogni giorno, ad esempio per il riscaldamento o per l’acqua calda sanitaria.
Prima di procedere con l’attivazione del gas e della luce è necessario scegliere il fornitore. Difatti il cliente non deve rivolgersi direttamente al distributore di zona, in quanto il contratto viene stipulato con il fornitore che provvederà all’inoltro della domanda per l’attivazione del contatore.
Perciò attivare gas e luce spetta principalmente alla società con cui si firma il contratto. Nonostante questo, sono numerose le informazioni necessarie per procedere alla richiesta. Eccole riassunte.
Attivare il gas: come fare
Sia per l’attivazione gas che per quella luce, come anticipato, il primo passaggio è scegliere il fornitore energetico e la tariffa desiderata. Solitamente le promozioni possono essere a regime di Libero Mercato o in Servizio di Tutela. In entrambi i casi è sempre il fornitore chiedere al distributore di attivare il gas e contatore.
Quando si acquista un nuovo immobile, il passaggio necessario è quasi sempre la prima attivazione. Infatti procedimenti come il subentro raramente si adattano a una casa nuova, in quanto possono essere impiegati solo in situazioni dove è presente un precedente inquilino. Questa condizione viene a meno nelle nuove costruzioni, che vengono vendute direttamente da un’impresa o un’agenzia immobiliare.
I documenti necessari per l’attivazione gas
Dopo aver scelto l’offerta di Gas e Luce a Monza o nella città in cui si è residenti, non rimane che procedere ad attivare il gas. Dopo aver contattato il fornitore attraverso il servizio clienti, bisogna inoltrare la documentazione necessaria. Tra i documenti indispensabili per l’iter di attivazione ci sono:
- un documento d’identità dell’intestatario del contratto in corso di validità,
- un recapito telefonico e un indirizzo email
- il codice PDR per attivare il gas e il POD per la luce
- il tipo di utilizzo del gas, ad esempio cucina, acqua calda e riscaldamento
- l’attestato di tenuta del gas
- i moduli di richiesta di attivazione previsti dal fornitore firmati dall’intestatario
Tempistiche e costi per attivare il gas
Le tempistiche per attivare il gas sono differenti da quelle luce. Mentre in quest’ultimo caso si procede in soli 7 giorni, per l’attivazione gas sono necessari 10 giorni lavorativi, durante i quali il fornitore presenta la richiesta al distributore e quest’ultimo provvede all’uscita di un tecnico per l’attivazione del contatore.
Un altro aspetto determinante per l’attivazione del gas è il costo della procedura. Solitamente il preventivo prevede una quota fissa di 30 euro, che però può cambiare se il contatore ha una classe più alta di G6. Inoltre, soprattutto nel Mercato Libero, è prevista una quota variabile che sceglie il fornitore. Questo aspetto riguarda la gestione della pratica, che può andare dai 15 euro ai 30 euro.
A fronte di queste spese, il costo dell’attivazione gas non supera i 50 euro. Tuttavia, per alcune tipologie di impianto e destinazioni di uso, possono essere previste tariffe diverse, soprattutto a causa della tariffa del distributore che cambia. A questo link si possono trovare ulteriori informazioni sull’attivazione della fornitura.